Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

28 April 2006

Gioia degli sposi

Sono necessarie parole per sottolineare la gioia e la felicità degli imminenti sposi?
Direi di no, quindi ne spendo solo qualcuna per sottolinare il bicchiere con il detersivo per i piatti schiumoso, ma al cocco, che doveva traghettarli dal nubi-celibaggio alla nuova vita matrimoniale!
e non era ancora arrivato il frullato alla banana Punitivo.... Ma aprivano già il cuore di chi li guardava sorridere!

26 April 2006

Tesista


Oggi si è laureata una tesista che stavo seguendo! sono tornata nella sala dove a FEBBRAIO '99 aspettavo per discutere la mia. è stata un reimmersione nel passato. La stessa ansia, lo stesso nodo allo stomaco, le mani come spugne.
E tre ore dopo eravamo tutti contenti e felici, brindati, abbracciati, baciati, lacrimati e sorridenti.
E mi veniva da riflettere sui riti di passaggio naturali (come i parti, le nascite) o culturali (come appunto le lauree, ma anche i matrimoni) e sul fatto che veramente in pochi minuti segnino la storia di una persona e di chi le sta accanto. Il tempo si dilata, le percezioni si acuiscono e la memoria registra ogni dettaglio.
Scariche di adrenalina o, semplicemente, vita.

20 April 2006

Meridiani


Potevo scegliere un'immagine più bella, meno anni sessanta, casomai con il nome Shatzu scritto nella lingua originale, con un bellissimo pennello che lasciasse vedere il tratto.
Però questa doppia immagine propone due dei momenti più belli del trattamento, quando vengono stimolati tutti i punti sotto la pianta dei piedi, sul collo ed anche sui laterali del piede... e sul tallone!
ma ancora di più è vivificante la parte del trattamento che si localizza su spalle, collo, testa, arco sopraccigliare, fronte.
Non immaginate quale senso di abbandono e "universalità". O forse lo immaginate perchè avete ricevuto anche voi trattamenti Shatzu, ed allora siete fortunati!
Ma questo post non è solo pubblicità alla disciplina, è anche un richiamare l'attenzione su una serie di pratiche terapeutiche snobbate dalla legge, che pongono il "prendersi cura" al primo posto, come momento che può allontanare la necessità del "curare".
Ed è anche perchè lo shatzu mi aiuta a ricordare che poche sono le cose fondamentali nella vita ed a quelle conviene porre attenzione, non alle tantissime incombenze, ansie, impegni quotidiani che poi costruiscono solo altre ansie. Respirare con l'universo, affidandosi!

15 April 2006

Lupita

Il gran nervoso di ieri, per la maggior parte, era dovuto ad un litigio focoso con i programmi di gestione delle immagini, perchè volevo trasformare il file di una digitale in jpg o simili, per farvi vedere "La Ofrenda", il grande gruppo di statue che rende immediato il rapporto tra i messicani e Lupita, ma anche fra la religione cattolica e i "pagani".
Come saprete, La Guadalupe è Patrona del Messico e Signora delle Americhe (Pib: te l'hanno mai detto?) e quindi a me molto cara per la parte messicana del mio cuore.

14 April 2006

sordo

Sto provando da molti minuti a trasformare un file in un'estensione diversa. Provo e riprovo con vari programmi e non arrivo a niente. Non ho tempo, dovrei lasciare stare, ma sono talmente incazzata che lasciare tutto mi farebbe solo montare la rabbia a livelli autodistruttivi. Tirerei il computer dalla finestra, ma alla fine rimango immobile e ammutolita per il troppo nervoso che ho dentro.
Lo so che in genere i post di questi blog "imparentati" è molto più ottimista e piacevole, ma sono incazzata nera e non riesco a guardare al di la di questo ruminare sordo che mi afferra lo stomaco.
Vi capita mai? ditemi di si!
ho anche la sensazione che la tecnologia informatica riesca benissimo a farci produrre bile a livelli da naufragio. e vi dite, come me, " me ne devo fregare di tutti, devo pensare a me sola, devo iniziare a rispondere a brutto muso a chiunque mi chiede qualcosa"?
Spero che mi capiate.
Per adesso, alla fine, rinuncio alla lotta digitale e vado a rovesciare un po' di rabbia su qualche impiegata della posta: perchè non essere ingiusti alla vigilia delle feste comandate?!

09 April 2006

Cicladine

Nella notte dei tempi, prima ancora che nascessero le Palme e gli altri alberi, si sviluppò una famiglia di piante: le Cicladine. Non avevano veri frutti, erano divise in maschi e femmine e formavano una specie di nursey al centro delle foglie per accogliere i semi e proteggerli. Era un meccanismo difficile, però quelle piante erano molto determinate e volitive. è in Norvegia che il canto che apre dei processi di cambiamento molto lunghi e difficili è lento, corale, intenso? anche le Cicladine portano ancora oggi avanti la propria esistenza senza fiori sfarzosi, senza frutti golosi, giorno dopo giorno con meticolosa ostinazione!

03 April 2006

Luminose chiarificazioni

Artemide per me non è una lampada, nè una casa che le produce.
Artemide è una figura della mitologia greca ed è la figlia di Zeus e di Leto, che non è la sua sposa.
Poco prima che Leto partorisse, Era, la moglie di Zeus, per gelosia ordinò a tutte le Terre di scacciare la "rivale". Solo una piccola isola, Ortygia, sfuggì alla collera divina, perchè non era emersa in quel frangente. Quì nacque Artemide. La semi-dea si rese conto che non aveva tempo di essere una spensierata bambina; nove giorni dopo essere venuta al mondo, aiutò la madre a far nascare Apollo, suo fratello.
Quando ebbe 2-3 anni conobbe suo padre, che ne amò l'intelligenza, la perspicacia, l'acume. Il suo amore nasceva dalla stima, dall'apprezzamento, non dal cuore. Però le disse: "Qualunque regno tu voglia, sarà tuo. Scegli". Artemide rifuggi le città, gli Stati, il potere. Chiese per sè i boschi e le ninfe del bosco come ancelle.
Artemide viene chiamata anche "Signora delle bestie selvagge", "Sovrana degli animali" e "Leone fra le donne"; è anche Eileithya, "colei che soprintende ai parti felici".
Lei è la Grande Madre, dea della fertilità e vergine cacciatrice.
Un giorno si innamorò di un umano, un cacciatore, Atteone. Allora Apollo le disse: "Mostrami quanto sei brava con l'arco. Scaglia una freccia e colpisci quella pietra nel mare". Artemide lo fece e colpì la pietra, che in realtà era la testa di Atteone. Qualcuno dice che una cacciatrice così esperta non poteva scambiare le due cose; che in realtà lei sapeva che stava uccidendo il suo amore. La paura di perdere la libertà, di scegliere per sè, di rinunciare alla foresta guidava la sua mano.