Dicasi cacaspilli
Cacaspilli: sost. m./f. (invariabile), sing./plur. (invariabile), dicasi cacaspilli il soggetto che Puntigliosamente e pedantemente sta a riguardare ogni minuscolo dettaglio, facendolo notare con fare supponente e dispettoso.
Il cacaspilli rileva se la carta igienica è stata posizionata correttamente nell'alloggiamento, se tutte le parentesi aperte sono state chiuse, se le sedie sono accostate equilibratamente al tavolo, se i cassetti e le ante sono chiuse e allineate, se i quadri pendono da una parte. Ma lo fa notare perchè gli prudono le mani a vedere la superficialitá nella gestione dei dettagli e somatizza queste "imprecisioni" come un malessere fisico o almeno un fastidio fisico.
Tale attitudine è molto utile in alcuni campi, quali l'editoria ad esempio, o in alcune mansioni quali la relazione con i dipendenti pubblici e i burocrati.
Possono diventare fonte di stress reciproco invece nella convivenza.
Il cacaspilli usa frasi come: "Ma che ti costa usare le mollette per i panni dello stesso colore su tutto il filo?", "Ma se sai che è importante per me che le lenzuola siano tirate e senza pieghe, perchè non mi assecondi?", "Se sei entrato e hai visto il tappetino d'ingresso alzato, che aspettavi a rimetterlo apposto?" e similari.
Recenti ricerche stanno cercando di appurare se questa coercizione all'ordine esterno sia fonte di stress o di serenitá ed inoltre se tale coercizione nasce dal timore che se l'ambiente non è ordinato non potrà esserlo il cervello!
Il cacaspilli ogni tanto pensa che può sfociare nella mania di ordine, ma più spesso pensa che, se così non facesse, non riuscirebbe a tenere la contabilità di una cooperativa, la pulizia della casa, la gestione del lavoro e.... il terrazzo fiorito.
Il cacaspilli rileva se la carta igienica è stata posizionata correttamente nell'alloggiamento, se tutte le parentesi aperte sono state chiuse, se le sedie sono accostate equilibratamente al tavolo, se i cassetti e le ante sono chiuse e allineate, se i quadri pendono da una parte. Ma lo fa notare perchè gli prudono le mani a vedere la superficialitá nella gestione dei dettagli e somatizza queste "imprecisioni" come un malessere fisico o almeno un fastidio fisico.
Tale attitudine è molto utile in alcuni campi, quali l'editoria ad esempio, o in alcune mansioni quali la relazione con i dipendenti pubblici e i burocrati.
Possono diventare fonte di stress reciproco invece nella convivenza.
Il cacaspilli usa frasi come: "Ma che ti costa usare le mollette per i panni dello stesso colore su tutto il filo?", "Ma se sai che è importante per me che le lenzuola siano tirate e senza pieghe, perchè non mi assecondi?", "Se sei entrato e hai visto il tappetino d'ingresso alzato, che aspettavi a rimetterlo apposto?" e similari.
Recenti ricerche stanno cercando di appurare se questa coercizione all'ordine esterno sia fonte di stress o di serenitá ed inoltre se tale coercizione nasce dal timore che se l'ambiente non è ordinato non potrà esserlo il cervello!
Il cacaspilli ogni tanto pensa che può sfociare nella mania di ordine, ma più spesso pensa che, se così non facesse, non riuscirebbe a tenere la contabilità di una cooperativa, la pulizia della casa, la gestione del lavoro e.... il terrazzo fiorito.