Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

12 August 2008

I dieci odori che preferisco

Inizio qui un Meme progettato in notturna con Ps e Henry che non individua prosecutori. Saranno i volontari prosecutori ad individuarlo.

L'odore della terra bagnata, in estate, a fine agosto, dopo la pioggia. Preferibilmente verso il tramonto.
L'odore dello zucchero che caramella. Fa torrone e quindi Natale, in famiglia.
L'odore del caffè macinato. è il risveglio, è la certezza, è lo scudo mattutino contro il mondo che incalza.
L'odore della vaniglia, in qualunque forma, diluizione, composizione. Nell'attesa che la mia orchidea fiorisca.
L'odore del gelsomino, dai cinque petali, stesi e bianchi come fragili dita. Anche nauseante per la troppa vita.
L'odore della benzina. Tossico e nocivo ma (quindi) così suadente...
L'odore di Fahrenheit e di alcuni (pochi... uno) deodoranti da uomo. inutile dire i perchè...
L'odore della liquirizia, radice, distillato, tisana, crema, scagliette purissime - una ricetta: mescolate con ghiaccio tritato.
L'odore del Palmolive. Il sapone verde che hanno in mini-confezioni in tanti hotel. è il viaggio, la partenza, il distacco, l'aereo, nuove terre, nuovi volti, riposo, scoperta.
L'odore del mare. Quando, d'inverno, le onde esplodono sugli scogli del lungomare e saltano il parapetto, giocando con gli automobilisti che passano. Dal nero della notte all'improvviso la luce bianca degli schizzi, sullo sfondo di Castel dell'Ovo. E l'odore di iodio dal finestrino. Il freddo diventa piacevole, diventa attraente. L'acqua ed il sale nebulizzati ti si seccano sul viso. E sorridi.

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