Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

01 July 2008

Lasciar andare le zavorre ovvero Decluttering

Avevo preso la decisione di "sciogliere un po' di zavorre" materiali, che mi affollano la casa: scarpe, vestiti, libri, borse, coperte, soprammobili.
Comunicavo questa decisione a tutti per prenderne meglio coscienza ed intanto "razionalizzavo" in attesa di una vita più leggera a settembre. mi sembrava una cosa molto "spartiacque" nella mia vita. Invece oggi ho trovato la notizia che è una tendenza che si diffonde ed addirittura potrei apprenderla in un corso!

E da oggi faccio ordine

Per fare ordine, non chiederti se un oggetto serve, ma se ti dà sensazioni positive. Impara a lasciare andare le cose antiche. E segui i consigli di una nuova tecnica, il decluttering.

ordineSe anche tu soffri del vizietto delle star e detesti separarti da abiti, scarpe, oggetti che hai accumulato negli anni, ma vivi in una casa «da comune mortale», l’estate può essere la stagione giusta. Per fare pulizia. E provare a liberarti di quel vestito irrimediabilmente fuori taglia e fuori moda, che nonostante le buone intenzioni non metterai più.

Basta con i vecchi fardelli

Si chiama decluttering (dal termine inglese «clutter», disordine) ed è una tecnica inventata dagli anglosassoni per fare piazza pulita delle cose inutili e vivere meglio.
“Ci insegna a eliminare il superfluo e recuperare l’essenziale”, ordine2sottolinea Lucia Larese, esperta di decluttering. Ma che cosa si nasconde dietro l’ansia dell’accumulo a tutti i costi? “A livello psicologico, non buttare via nulla significa non volersi separare dal passato”, spiega la professoressa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta. “Bisogna però distinguere tra l’oggetto tenuto come ricordo, ma che rappresenta una situazione ormai interiorizzata, e quello che invece conserviamo perché ci permette di non chiudere con una parte di passato che non abbiamo ancora risolto”.
Valuta le tue cose

“Il “clutter” ha una valenza personale", sottolinea Lucia Larese. “Ciò che per alcuni è superfluo per altri può essere importante”. Prima di buttare un oggetto, quindi, prendiamoci il tempo necessario per valutare quanto conta per noi: “Se un vecchio regalo suscita ancora gioia e affetto, teniamolo. Liberiamoci invece senza esitazioni di una cosa che ci lega a una persona che non ci è mai piaciuta, anche se è costosa”.
La domanda giusta da porsi, poi, non è: “Potrà mai servirmi?” Al contrario, chiediti in che modo l’oggetto potrebbe esserti davvero utile e, se ti trasmette sensazioni positive o negative: Fuori da casa mia!

La decisione è presa?

Non lasciare a lungo gli oggetti in casa. “Le cose vanno lasciate andare con amore” consiglia Lucia Larese”. Per questo, anziché buttarle, possiamo offrirle a chi ne potrebbe avere bisogno”.

Hai bisogno di qualche consiglio doc?

www.spaceclearing.it , Lucia Larese propone consulenze e corsi di decluttering.
Mrs Catherine, un canale di you tube in inglese, in cui la simpatica Signorina Catherine da consigli e spiegazione sul decluttering.

Labels: , , ,

10 Comments:

  • At 3:52 AM, Blogger zefirina said…

    le cose vanno lasciate andare
    così come le persone

    di difficile attuazione per me

     
  • At 7:28 AM, Anonymous Anonymous said…

    Interessante questa cosa... "decluttering"

    Mi rendo conto d'aver delegato questa "pratica" alla mia metà in tantissime occasioni...
    "Questo lo conservo per ricordo..."
    E intanto ho riempito cantine e soffitte... Quasi sa di feticismo...
    Il ricordo, infondo, l'hai nel Cuore più che riposto su uno scaffale polveroso... e tutto sommato può essere liberatorio liberarsi di certe zavorre...

    Ci mediterò su...

    Saluti cari.

     
  • At 11:15 AM, Blogger Claudia said…

    zefi: ma forse le persone che non vogliamo lasciare andare sono i nostri Io precedenti, ai quali vogliamo ancora parlare.

    Rita: nel mio caso è sicuramente feticismo! adesso che mi hanno proposto di raccogliere tappi di sughero per riciclaggio ne stanno venendo fuori da scatole e cassetti perchè ognuno avrebbe dovuto ricordare un compleanno, una inaugurazione, un capodanno. Poi in realtá non ricordano niente se non ci sono giá immagini, suoni, sapori dentro di noi.

     
  • At 1:18 PM, Blogger artemisia said…

    Io l'ho sempre fatto, nella mia vita, specie in occasione dei traslochi, ma anche così, ogni tanto: un raid dove butto via tutto.
    Solo alcune cose mi seguono e non me ne separerei mai: foto, lettere, diari, libri.

    Il resto, via.

     
  • At 6:32 AM, Blogger lophelia said…

    io dovrei farlo con i vestiti e le riviste...con i primi ogni tanto ci riesco, con le seconde proprio no, ovviamente mi riferisco a quelle con belle fotografie. L'ho fatto una volta e ancora le rimpiango, erano dei vecchi numeri di Lei/Glamour con i primi lavori di quelli che poi sono diventati i migliori fotografi di Vogue:(

     
  • At 8:01 AM, Blogger vesuvio said…

    lo vedi, va a finire che uno lascia un oggetto e trova un rimpianto pronto dietro l'angolo...nn è cosa semplice. io ho borse di oggetti da scartare o da ricordare belle chiuse ocsi' porto cn me il ricordo pensiero di doverle scartare....ma le apriro' mai??

     
  • At 6:33 AM, Blogger rodocrosite said…

    La cosa terribile è quando uno di questi oggetti a cui tieni tanto ti si rompe, o lo perdi o lo presti e non te lo rendono. A me è successo e lì per lì sono rimasta senza fiato, svuotata, oddio e ora?
    L'unica è reagire come ha detto Rita: conservare il ricordo nel cuore.
    E allora via tuttoooo!!!

     
  • At 5:37 AM, Blogger Claudia said…

    Bentrovate care,
    vedo che l'argomento ci appassiona e che è declinato tutto al femminile!
    vivendo sempre con un piede a Perugia ed uno a Napoli ho trovato una mediazione al decluttering:
    valigie ampie e ben strutturate per tenere sempre tutto in movimento.
    e tanto olio per massaggi per le povere spalle....

     
  • At 6:10 AM, Blogger Claudia said…

    notizia: fare decluttering fa venire un sacco di lividi, ma fa veramente bene!
    mi hanno detto che potremmo anche strutturare un decluttering di primo livello (principianti diciamo) che guarda alle cose, piccole e grandi che siano; ed un decluttering di secondo livello (avanzato) che "dismette" le persone!

     
  • At 10:38 AM, Anonymous Anonymous said…

    LIBRO INTERESSANTISSIMO"!!!
    Nel farvi i complimenti per l’espozione di queste importanti tematiche, vi segnalo un libro, recentemente pubblicato da “AltroMondo” di Padova, che analizza proprio tali concetti. Il titolo del Libro è: “Less is More… Sorella Luna”. Il libro si può acquistare on-line, sul sito http://www.altromondoeditore.com/shop/home/detail/859 oppure, tra qualche giorno, anche nelle librerie. Ordinatelo on-line, o nella vostra libreria di fiducia; costo di 13 euro, spese incluse. Saluti.

     

Post a Comment

<< Home