Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

12 October 2006

Esperienza tattile

...Preferisco cucinare al buio. Conoscere ogni odore.
Preparare il piatto. Curarlo dalla malattia della divisione. Non mischiare ma unire.
Non leggo giornali. Ricettari alla bilancia di profumi stampati a freddo.
Preferisco la bracciata stretta di un libro comprato al banco di frutta tra centinaia di cose morte.

Francesco Arleo
Scappa
non credo che tenterò di cucinare al buio. Ma almeno vorrei prendere il suggerimento di cucinare per unire, per guarire dalla divisione.

7 Comments:

  • At 1:55 AM, Blogger vesuvio said…

    pericolosa ma molto bella l'idea di cucinare al buio...molto tattilMENTE affascinante!

     
  • At 3:18 AM, Blogger lophelia said…

    Sai Claudia che ci penso spesso anch'io a questo aspetto del cucinare? imparare a mettere insieme, rispettando l'armonia e gli equilibri...
    Ho pensato anche ad altri aspetti del cucinare, spero di parlarne presto.

     
  • At 3:48 AM, Blogger Viola said…

    neppure io tenterò di cucinare al buio, vorrei evitare d'incendiare casa...
    per me cucinare è sempre stato un modo per curare tutte le ansie. e per sentirmi vicina a mio padre, che faceva il cuoco.

     
  • At 7:33 AM, Blogger Claudia said…

    @Luna: quanti inaspettati richiami!
    Ho pensato a cucinare/buio/pericolo. però poi riflettevo che cucinare=cuocere sul fuoco non è più al buio, ma è alla luce della fiammella, il che potrebbe essere molto primordiale.
    Da ieri sera poi nella mia cucina ci sono delle luci a forma di cuore tridimensionali, se voglio almeno spegnere il lampadario, che danno molto l'idea della festa di paese, con i lampioncini di carta, un contesto popolare dove è piacevole mangiare in compagnia.
    Potrebbe essere un passaggio intermedio verso il buio. Occhi semichiusi per vedere meglio.

     
  • At 8:58 AM, Blogger PiB said…

    curarlo dalla malattia dell visione...splendido..davvero..splendido

     
  • At 4:17 AM, Anonymous Anonymous said…

    avete mai impastato del pane al buio...? nella lucania degli 80, quella in cui sono nato, l'energia elettrica arrivò nel '86. Era tutto normale: non avere l'elettrodomestico delle veline, ascoltare il teatro alla radio, impastare il pane al buio..., raccontare storie piene di vento, ubriacarsi di sincerità... tutto tutto perfettamente normale.

    per vicinanza e senza nostalgie

     
  • At 9:43 AM, Blogger ☁ПΛƬΛDΛᄂᄂΛPIӨGGIΛ☂ said…

    parole che sfrigolano in testa e formano immagini. complimenti.

     

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