I dieci suoni che preferisco
Il rumore della moka quando esce il caffè.
Le persiane alzate a mano.
Il tintinnio delle chiavi di casa mentre sta per entrare qualcuno che aspetto - e dopo le appoggia sul ripiano di legno.
Il suono netto dei tacchi se sono agitata per l'incontro al quale mi dirigo.
Il crak della crosta di pane croccante che si spezza - ma anche il tlak del caramellato sulla Crema catalana e il blap della gelatina di frutta al primo cucchiaino. Lo scricchiolio della sabbia asciutta che si spacca sotto i piedi.
L'effervescenza del tappo della birra che si apre, che prelude alla sincera chiacchierata con gli amici.
La catena della bicicletta mentre gira, specialmente se non è perfettamente oleata, ma sa di passeggiata in campagna.
I fischi gracchianti del modem quando si connetteva. Sono passati pochi anni e sembra archeologia.
La voce roca della macchina da cucire di mia madre che crea qualcosa.
La canzone sommessa del rasoio elettrico. è un rumore che mi ricorda mio padre e che accompagnava il risveglio ogni mattina. Dal bagno sentivo il brusio del rasoio mentre aspettavo il latte caldo per aprire gli occhi sul giorno.
Fuori concorso ovviamente tutte le voci del mare e le risate di Giorgia mentre giochiamo.
Le persiane alzate a mano.
Il tintinnio delle chiavi di casa mentre sta per entrare qualcuno che aspetto - e dopo le appoggia sul ripiano di legno.
Il suono netto dei tacchi se sono agitata per l'incontro al quale mi dirigo.
Il crak della crosta di pane croccante che si spezza - ma anche il tlak del caramellato sulla Crema catalana e il blap della gelatina di frutta al primo cucchiaino. Lo scricchiolio della sabbia asciutta che si spacca sotto i piedi.
L'effervescenza del tappo della birra che si apre, che prelude alla sincera chiacchierata con gli amici.
La catena della bicicletta mentre gira, specialmente se non è perfettamente oleata, ma sa di passeggiata in campagna.
I fischi gracchianti del modem quando si connetteva. Sono passati pochi anni e sembra archeologia.
La voce roca della macchina da cucire di mia madre che crea qualcosa.
La canzone sommessa del rasoio elettrico. è un rumore che mi ricorda mio padre e che accompagnava il risveglio ogni mattina. Dal bagno sentivo il brusio del rasoio mentre aspettavo il latte caldo per aprire gli occhi sul giorno.
Fuori concorso ovviamente tutte le voci del mare e le risate di Giorgia mentre giochiamo.
Labels: ricordi sonori
19 Comments:
At 11:35 PM, Viola said…
sei spettacolare
At 11:49 PM, Anonymous said…
E qual è il rumore che associ immediatamente a Perugia?
At 12:29 AM, zefirina said…
bella colonna sonora
At 12:55 AM, virruzza said…
il rumore delle cartine quando rulli una sigaretta, un fruscio leggerissimo
il rumore che fa il coperchio dei barattoli sotto vuoto, quando li apri, quel clack deciso
At 6:43 AM, vesuvio said…
il grido dei gabbiani le belle mattine d'inverno. o questo era compreso nei furoi concorso?? a perugia si dovrebbero associare suoni cioccolatosi, no?? a me pero' vengono in mente i passi nel corridoio vuoto del colegio!
At 8:56 AM, Claudia said…
A rifletterci, dovrei associare a Perugia il rumore della moka, perchè ho iniziato a bere caffè a 18 anni, quando ho iniziato l'università a Perugia e mi sembrava una abitudine socializzante, dato che ero in collegio e non fumavo, quindi non confividevo la Pausa sigaretta con le altre.
Dovrei associarvi anche il rumore dei tacchi, perchè esami e colloqui sono iniziati a perugia. Dovrei associarlo anche alla Gelatina di frutta, iniziata con la passione per l'america latina ed al modem del fax, di due coinquiline della quinta e della sesta casa.
Però, con l'emozione, nessuno lo associerei a Perugia.
beh, è una domanda sulla quale non ho mai rifletturo: Antonio, da dove ti viene? forse l'associerei al rumore delle monete che cadevano nel telefono per chiamare casa o il mio di allora ragazzo - prima dell'avvento dei cell.
Forse l'assocerei allo sbuffo dei treni. Forse ancor più ad un ritmo di samba. Ecco, questa mi sembra la più emotiva. Un samba.
@Luna e Zefi: infinite grazie!
@ Vir: si, anche quello delle cartine è un bel rumore, anche se io spero sempre che qualcuno faccia tutto per me!
@RO: sembrerà stano, ma il verso dei gabbiani io l'associo a Edimburgo, perchè dall'oceano la mattina venivano a mangiare vicino casa gli scarti di un macellaio!
Comunque non è che lo ami molto. è uno stridore quasi sofferente. Quello dei passi è un ricordo triste, spero se li ascoltavi temendo una secchiata d'acqua gelata dalle "nonne".
At 1:01 AM, virruzza said…
@Claudia: in effetti è ancora più bello quel rumore quando non la stai facendo tu, ma la fanno per te, soprattutto se è una persona "speciale"... la sensazione è di essere fra le sue dita, e il fruscio leggero, in quei casi, mi fa venire i brividi...
At 5:55 AM, Claudia said…
hai ragione! sembra brutto dire tutto questo rispetto ad una sigaretta oggi, con il proibizionismo da fumo dilagante, ma è vero; è come se creassero per te.
At 8:21 AM, danDapit said…
Il suono che più mi incanta, da sempre, da quando ero bambina, è il garrito delle prime rondini in aprile, sul cielo azzurro e teso come le loro ali!
...
Il rumore del modem quando si connetteva...ah ah! che mi hai fatto ricordare! sembra preistoria (è vero!!!)... eppure mi emozionava come una quindicenne alle prese col suo primo amore! Perchè friggevo nell'attesa di leggere delle mail che sapevo essermi state spedite!
Bell'accordo di suoni raccolti in un post! =__=
Un bacio!!
At 8:48 AM, Marco said…
Bello questo post sui ricordi sonori!
At 10:37 AM, Claudia said…
Danda: mi sono chiesta se inserire le tortore, con il loro verso che dà tranquillità, ma qualcosa dovevo tagliare! già avevo pensato di scrivere "Gli otto suoni" e siamo arrivati a "I dieci suoni"...
Ci pensi in quanto poco tempo è diventato obsoleto il rumore del modem?? eppure, a pensare oggi a quelle attese...
@Marco: benvenuto! passerò a leggere il miniblog. Mi fa piacere che sia apprezzato un post su qualcosa di così evenescente e intangibile come i ricordi e le percezioni sonore.
Sarei curiosa di sapere cosa dice Pib, partendo dal suo blog Silenziosa-mente. :-)
At 7:47 AM, Myrea said…
Che bel post!!
At 9:56 AM, Claudia said…
miss piperita: grazie! ma lo sai che non avevo notato fossi di Catania??
At 7:40 AM, Myrea said…
:-D
At 12:50 PM, lophelia said…
In ritardo ma lo dico anch'io: bellissimo post.
E, Claudia, mi hai ricordato quando sentivo mio padre che si faceva la barba in bagno, quando abitavamo tutti insieme. Incredibile come certi particolari siano pronti a riaffiorare dal profondo dopo tanto tempo, anche se non ci avevi più pensato.
Mi hai anche fatto notare che il prezzo della comodità della macchina da caffè elettrica col timer è non sentire più il caratteristico rumore.
At 6:52 AM, Claudia said…
qualcosa di acquista, qualcosa di perde, tanto si trasforma, ogni tanto qualcosa riemerge....
At 4:40 AM, Claudia said…
Tredicesimo suono:
Antonio, il Fine Gesuita, che rilassato si aggira per casa in pianelle!
At 4:53 AM, Anonymous said…
Ogni tanto però si sentiva anche il suono di qualche rutto... ;o)
ci credo io, con tutte le prelibatezze che ci ha preparato Claudia e quelle che ci ha portato Luigi... ;o)
At 6:24 AM, Claudia said…
fine gesuita, sarò buona con te e ti metterò in "anonimato", nonostante tu associ il rumore di rutti a casa mia: che tocca senti!
o come direbbe qualcun altro: ma te sarà parso!
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