Ricordi londinesi
Nelle intense giornate londinesi, ad un certo punto il gruppo si è separato per vedere amici o musical. Dalla passeggiata per Convent Garden ho portato con me un ricordo che mi sembra sintetizzare la fantasia e l'originalità di London, il gusto retrò e sempre nuovo, il senso di accoglienza e le altre sensazioni impalpabili e intraducibili o forse sintetizzabili in: Libertà.
4 Comments:
At 8:58 AM, Henry said…
come hai ragione claudia: anche per me Londra e' sinonimo di Liberta'...essere te stesso, vestirti come ti fa piu' piacere senza curarti di essere additato!
At 9:22 AM, Myrea said…
Concordo con voi...
A Covent Garden mi ricordo delle ragazze che cantavano all'aperto arie liriche...
At 3:02 AM, Claudia said…
Carlotta mi ha raccontato che una sera è andata alla City per vedere, a mò di interesse turistico, gli impiegati che uscivano dal lavoro e, fuori un palazzone, ha visto un tipo col suo completo e la sua borsina. L'ha aperta, si è svestito, ha sistemato le sue cose nella borsa, ha tirato fuori il pantaloncino, la maglietta, il casco e un monopattino che ha rimontato, chiuso la borsina, sitemata sul monopattino e vai! e lei era l'unica interessata alla scena, tutti gli altri, nella loro profonda tolleranza, continuavano la loro strada!
Però quando la libertà e la tolleranza sconfinano nella solitudine?
(lo so, è una brutta domanda, ma mi rigira in testa da un po')
At 3:49 AM, Henry said…
essere liberi vuol anche dire essere soli...o meglio, con se stessi
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