Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

11 March 2010

L'armadio dei doni

Oggi sono sette anni da un'alba silenziosa e lentissima che nacque sul golfo di Napoli e che mi disse che tutto era compiuto e che il fiume della vita di mio padre doveva proseguire senza che noi tentassimo di arginarne il fluire.
Da allora il nostro rapporto non si è chiuso. Ha attraversato stagioni e processi, si è affievolito, irrigidito, riappacificato.

Ieri è nata una nuova metafora di me stessa come un armadio pieno di vestiti. L'armadio è mio e i vestiti da metterci li scelgo io. I vestiti da non metterci li scelgo sempre io!
e poi quei vestiti li guardo, li provo, li abbino, li rovino ma specialmente li curo, li accarezzo.
Ogni tanto qualcuno prova a impormi o a forzare la presenza di un vestito che non voglio nell'armadio. Ed è fatica tenere in ordine l'armadio come voglio io!
però a me piace così e se qualcuno vorrebbe vederci dentro altri vestiti è un problema suo! che io posso affrontare solo come problema suo, indossando il vestito della Condivisione, che rendo più importante attraverso la Parola.
Ma anche attraverso un semplice gesto, come porre la mano all'altezza del cuore, sullo sterno o tra le scapole e lasciare semplicemente che l'energia della mano accarezzi il cuore e porti distensione e equilibrio.
E posso provare a far capire a chi vuole impormi il vestito che a me non piace che non è indossandolo che sarò felice, ma sentendo la sua mano sul mio cuore.

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5 Comments:

  • At 11:30 PM, Anonymous artemisia said…

    Ci sono persone che hanno le mani calde, dalle quali si sprigiona un'energia benefica. Le tue sono di burro. Se le appoggi sul cuore, il burro si fonde in qualcosa di fluido che trasmette benessere, forza positiva.
    Nessun fiume si può arrestare, e nessun dono è mai veramente nostro.

    Morale: Imponete le mani, non i vestiti!
    ;)

     
  • At 2:58 AM, Blogger Claudia said…

    Arte, mi mancate tanto! ieri, aggirandomi per i blog, mi sono resa conto di quanto mi sia assorbita nel lavoro in questi ultimi tempi e di quanto mi manchiate!
    Adesso dovrai sperimentare come il burro fluidifica e si trasforma in forza ovvero, appena ci vediamo, dovrò massaggiarti!

     
  • At 1:18 AM, Blogger lophelia said…

    Metafora molto bella. Una delle sfide è anche rendersi conto dei vestiti che non ci servono più ma a cui eravamo affezionate, e decidersi a buttarli via.

     
  • At 3:57 AM, Blogger Claudia said…

    si, assolutamente d'accordo! deciderci a buttare o forse a inscatolare quelli di quando eravamo bambine, adolescenti, post-adolescenti. Perchè non vanno negati, ma riconosciuti nei vestiti attuali.
    e forse vanno guardati anche i vestiti che non ci piacciono ma che fanno parte del nostro armadio. Forse guardandoli bene possiamo riuscire a aggiustarli.
    Aaaaaaaaaaah!

     
  • At 4:46 AM, Blogger Claudia said…

    pensavo che il vestito di quell'armadio che mi ha più colpito è un vestito che, materialmente, non metterei mai.
    Di crepe di seta, con le maniche lunghe semitrasparenti, l'elastico al polso e lo sbuffo sulla mano. Di un color tipo azzurro spento, forse petrolio e una fantasia provenzale.
    Niente lustrini, niente sbrilluccichi ma fiori piccoli, di vari colori tenui e una presenza-assenza sulle braccia.
    mah!

     

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