Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

11 December 2009

Invoco



per la prima volta disegno la tastiera di un pianoforte.
e mi rendo conto di non saperla disegnare.
I tasti bianchi e neri sono molto netti nella mia mente, dopo tutti gli anni in cui ho dovuto suonare il pianoforte, ma se tento di metterli sulla carta la successione si confonde, l'allineamento si perde.
Ma non desisto perchè so che ora posso portare in quello schematismo, in quella fissità qualcosa di me e invoco, da me stessa, una pioggia di luce benefica su quel passato.

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8 Comments:

  • At 1:38 AM, Blogger GraficWorld said…

    Gironzolando tra i vari blog sono arrivato sul tuo e ti lascio un salutino. Se cerchi risorse free per il tuo blog per creare fotoritocchi fotomontaggi,scritte,glitter,scrap.. e tantissime altre cose..Visita se ti va' il nostro bloguzzo

     
  • At 3:35 AM, Blogger Claudia said…

    buongiorno Dual,
    lo visiterò con piacere e grazie di essere passato da qui.
    Con le tecnologie informatiche so fare veramente il minimo indispensabile, ma casomai qualche risorsa potrà essere stimolante.

     
  • At 8:26 AM, Anonymous artemisia said…

    Bello, un pianoforte coi tasti colorati!
    :)

     
  • At 1:48 AM, Blogger lophelia said…

    bellissima rivisitazione.
    non so a me cosa sarebbe venuto fuori dai pochi ricordi d'infanzia, magari farò un esercizio a casa!

     
  • At 6:16 AM, Blogger Claudia said…

    buongiorno carissime,
    tasti colorati, mi sono detta: perchè no?
    se li disegno colorati potrò vederli colorati e riappropiarmene positivamente.
    il disegno, con la pioggia che nelle mie intenzioni è iridescente, quasi oro fuso, è un po' naif un po' indiano quasi, però......

     
  • At 6:18 AM, Blogger Claudia said…

    Grazie Amos, dell'augurio e dell'invito!

     
  • At 11:30 AM, Blogger Claudia said…

    Lunedì ho suonato il pianoforte! ho ripreso il testo degli esercizi e, riguardando con attenzione ogni singola nota, ho ricominciato ad esercitarmi.
    Non ho più la stessa agilità, il quarto e il quinto dito della mano destra - essendo mancina - mi sembravano legati con un elastico da pacchi. ed alla fine avevo il tendine che mi tirava fino al gomito.
    Ma ho fatto questo viaggio in venti anni fa; ho risentito la voce e lo sguardo di mia zia accanto a me. e sono tornata bambina e poi adolescente. Ma stavolta ero io a voler suonare, a voler fare bene ed a godere di un po' di agilità che tornava nelle mie dita, di una precisione nell'eseguire le battute.
    Potevo anche a sorridere a mia zia che mi guardava scontenta per una nota presa male.

     
  • At 7:10 AM, Blogger Claudia said…

    Non avevo mai pensato che la tastiera di un pianoforte ha gli stessi colori della zebra! ed in particolare di una simpatica zebra bambina libera e spensierata!

     

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