Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

16 July 2006

Spot

Non so se avete notato che il volume della televisione, quando iniziano le pubblicitá, si impenna!
mi capita quindi di essere ancora "sensibile" a questo elemento e mi trovo a guardare più gli spot che le trasmissioni.
E voglio tralasciare lo spot del riccio che copula con la spugnetta per i piatti; o quella dell'opzione messaggi in cui una lascia l'imminente marito all'altare dicendogli "No!" e corre verso il Muccino baby: la prima cosa che gli chiede "Quanto ti sono costati tutti quei no?"; tralascio anche il consesso di amiche che si aggiornano su come tenersi un uomo, facendo tutto il giro del pulp-kamasutra, ma avete presente lo spot delle arance CLANDESTINE???????
Una arancia è Messicana, una seconda Brasiliana e la terza - arrivata solo dopo molte settimane di programmazione - genericamente anglofona.
L'arancia smascherata viene risucchiata in un tubo aspirante, tra strazianti urla e non si sa niente sulla sua sorte.
LA XENOFOBIA LATENTE è FORTE.
Organizziamo una sottoscrizione per l'eliminazione di concetti razzisti dalle pubblicitá.
Che frega a me se nell'aranciata finisce una arancia messicana o brasiliana??? voglio sapere che fine fa quella che viene risucchiata!

4 Comments:

  • At 11:21 AM, Blogger rodocrosite said…

    Davvero, anch'io ho avuto lo stesso dubbio. Comunque sono dell'idea che la televisione vada tenuta spenta il più possibile, pubblicità compresa.

     
  • At 1:30 AM, Blogger Claudia said…

    In parte sono ironica, in parte penso che le pubblicità - dovendo dare un messaggio incisivo in pochi secondi - usino molto i luoghi comuni e facciano leva sui preconcetti della gente.
    Se al posto delle arance straniere avessero usato un'associazione ad dialetto milanese - per esempio - sarebbe stata molto più stridente la sottolineatura dell'"impurità" dell'aranciata. Penso che sfruttare il senso di invasione che molti italiani hanno nei confronti degli immigrati compiaccia l'utente.
    Poi non hanno usato associazioni africane o asiatiche perchè questo sarebbe stato politicamente scorretto.
    Insomma, come antropologa penso che bisogna guardare analiticamente le pubblicità con attenzione perchè rispecchiano l'opinione comune, ma la avvallano e quindi la amplificano.

     
  • At 2:27 AM, Blogger vesuvio said…

    tralascio il fatto che il riccetto che si aggroviglia cn la spugnetta e' BELLISSIMO ma su questa pubblicita' dell'aranciata avevo riflettuto anch'io...ma in modo diverso (e ironico). avendo lavorato in laborat di controllo qualita' birra ho pensato:ora tutto il mondo credera' che stavo li' a cantare alle cellule di lievito o ai chicchi d'orzo per incitarli a fermentare e conoscere la loro purezza genetica!!!!quindi concordo: LA TV E' MEGLIO SPENTA!!!

     
  • At 11:44 AM, Blogger Claudia said…

    ma vi ricordate la pubblicità di un caffè, credo il Kimbo, in cui si vedevano vari neri al lavoro in una piantagione, tutti sorridenti e contenti quando iniziava a scendere dal cielo una pioggia bianca granulosa, che poi era lo zucchero versato nella tazzina?
    Aberrante!
    e sarà banale, ma io non compro i prodotti della Compagnia delle Indie - tanto più adesso che leggo Galeano -, ovvero di riecheggiamento ad associazioni di schiavisti, colonizzatori della peggiore specie, autorizzati da tutti i governi europei.
    Allora si commerciava in uomini.
    Oggi che senso ha associare prodotti da bagno con quella bieca storia?
    Non potevano spremersi di più per dare un'idea meno schiavista di oriente, spezie, profumo...?

     

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