Anime salve Elogio della solitudine
Ti t’adesciàe ‘nsce l’èndegu du matin
ch’à luxe a l’à ‘n pè ‘n tera e l’àtru in mà
Ti sveglierai sull’indaco del mattino
quando la luce ha un piede in terra e l’ altro in mare
ti guarderai allo specchio di un tegamino
il cielo si guarderà allo specchio della rugiada.....
Oggi i sentimenti sembrano rispecchiare da vicinissimo quest'attimo statico e universale dell'aurora, quando tutto può succedere, il mondo è in bilico fra l'essere e lo stare.
Dovrei gioire dell'aver saputo che con il tirannosauro/lucertola ho vinto ai punti, invece solo il sommo poeta De Andrade può consolarmi.
e gli amici
e il sole
ma
più di tutto
il tempo!
Labels: aurora
4 Comments:
At 1:52 PM, Anonymous said…
I versi di De Andrade sono da blocco totale e perpetuo della produzione poetica per chiunque li legga, secondo me...
Anche se mi sa che hai saltato un verso nel testo originale (pedissequa, scusa)
L'importante è che tu abbia vinto contro il rettile.
At 9:26 AM, Claudia said…
miei cari,
forse è vero che la traduzione italiana non sia fedele alla canzone, perchè tutte le altre traduzioni disponibili on line mettevano come quarto verso quello della scopa per fermare la strega.
Ma io volevo proprio la rugiada!
Anto, penso che la serenità sia molto lontana, ma almeno l'ansia paralizzante è passata!
(e perchè allora adesso mi sveglio ancora all'alba senza la sveglia?)
At 3:27 AM, lophelia said…
Dal criptico post posso immaginare poco dei fatti.
Azzardo a dire che il risveglio all'alba indica qualcosa di ancora energeticamente attivo, forse irrisolto, forse semplice tensione residua in via di esaurimento.
At 5:07 AM, Claudia said…
Lo, energeticamente attivo mi sembra il nocciolo del momento! devo dire che è un po' stancante ma è anche molto vitale, come mi ha scritto un amico stamattina, Amare senza aver paura di soffrire.
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