Il domani potrà albeggiare solo con una certa dose di delirio e di follia...
C'era una volta un piccolo terreno che se ne stava tutto triste perché tutti gli passavano sopra e tutto era sopra di lui. "perché ti lamenti?" gli chiedevano gli altri terreni. "Che altro potrebbe succedere ad un terreno?". Il piccolo terreno taceva che il suo sogno era volare leggero e far innamorare quella nuvoletta che, di tanto in tanto, si affacciava e non gli dava mai retta. Il piccolo terreno diventava sempre più triste, e il suo dolore era tale che scoppiò a piangere. E piangeva e piangeva e piangeva... Il piccolo terreno piangeva tanto che tutto e tutti scivolavano se stavano sopra di lui o se ci passavano sopra. E così non aveva più nessuno e niente di sopra. E il piccolo terreno pianse tanto che divenne molto magro e leggero. E siccome non aveva più nessuno e niente di sopra, il piccolo terreno cominciò a fluttuare e volò in alto. Alla fine l'ebbe vinta lui, e adesso lo chiamano cielo. E la nuvola in questione divenne pioggia e adesso giace sul terreno e gli scrive lettere inutili chiamandolo Cielito lindo.
Nuestra arma es nuestra palabra
Sup
Sup
3 Comments:
At 3:12 PM, Luigi said…
rimango affascinato (come al solito) da queste "storielle"
rifletto, mi confronto... decido di stamparla per "non perderla"
At 12:37 AM, vesuvio said…
di' la verita', l'hai trascritta per affascinare tutto il popolo di agronomi che ti viene dietro!!!!!!!!
At 11:38 AM, Claudia said…
Aggiungo qui un commento da cacaspilli quale sono:
non me l'avete fatto notare, ma c'è ovviamente uno stridore fra il testo in italiano e il titolo in spagnolo.
Il fatto è che il titolo in italiano suona "Racconti per una solitudine insonne", che sarà caro a qualcuno, ma mi sembra completamente stravolto rispetto all'originario!
Sup, come sicuramente avrete capito, è Subcomandante Insurgente Marcos!
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