Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

27 January 2014

tigrino, amarico, ge'et e messicano

Lezione d'italiano.
Lo studente è un uomo adulto, etiope. La moglie, con le due bimbe, è appena arrivata in Italia e gli chiedo se parla inglese o francese.
Inizia così una lunga lezione che tiene lui a me sull'Etiopia, le sue lingue, le sue produzioni, la sua cucina.
Per fortuna diversi anni fa sono andata a Milano in un ristorante etiope e ho assaggiato la cucina locale, così da avere qualcosa da condividere con lui.

Mi fa uno schema sull'alfabeto tigrino con dei paralleli con l'amarico.
Accenna al ge'et, altra lingua che parla, ma solo a livello cerimoniale.
Poi capisce l'arabo, parla l'inglese e con l'italiano se la cava benissimo.

E qui in Italia, quando può, lavora come idraulico. Quindi non pensa di riuscire a mantenere in Italia tutta la famiglia e dovranno cercare tutti insieme uno Stato dove possano vivere dignitosamente.

Comunque, continua a raccontarmi dell'Etiopia, in particolare del clima - partendo dall'osservazione degli stivaletti carinissimi che hanno le bimbe! -  e gli dico che è molto simile a quello del Messico, così come di simile tra i due Paesi c'è la coltivazione del caffé - a parlare dei cafetales, della torrefazione, della tostatura mi sono emozionata! - e la passione per il piccante.

Concludiamo programmando per la lezione successiva uno scambio interculturale a base di caffé!

21 January 2014

La carrozzeria, l'italiano e le bombe

Lezione di sabato pomeriggio. Si parla della serata e, con superficialità, chiedo "Ma tu guidi? hai la macchina?" e la risposta apre un fiume di parole sulla guerra, sulle bombe, sulla Siria, sul suo lavoro di medico e sui posti di blocco, sui confini. Mi chiede e si annota il singolare ed il plurale di "Profughi". Che strana parola per un corso d'italiano.
Ed io dovrei correggerle l'esatta pronuncia della B e della P. Ma mi sembra irreale farle ripetere, scandendo bene "Bomba; BomBa; non Pomba, non bomPa ma Bomba, Bomba".
All'improvviso tutto cambia senso. Le doppie mal pronunciate che importanza hanno quando si parla di "scaglie dell'esplosione nella carroZZeria"?

e cambia completamente il senso di notizie come "Siria, sono circa 126.000 morti in guerra civile, secondo Osservatorio diritti umani"

BEIRUT (Reuters) - Il bilancio delle vittime della guerra civile in Siria ha raggiunto almeno 125.835 morti, oltre un terzo dei quali civili, anche se il dato reale è presumibilmente è molto più elevato.
Lo ha detto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. rivolgendo un appello al segretario generale Onu Ban Ki-moon e a "tutti coloro nella comunità internazionale che abbiano una coscienza" affinché aumentino gli sforzi per porre fine al conflitto.
Una serie di proteste pacifiche contro il quarantennale governo della famiglia del presidente Bashar al-Assad, iniziata nel marzo 2011, si è trasformata in rivolta armata dopo una violenta repressione.
Secondo l'Osservatorio, con sede in Gran Bretagna ma con una rete di attivisti in tutta la Siria, fra le vittime sono finora 6.627 i bambini.
"Il bilancio delle vittime probabilmente è molto più alto, dato che in molte battaglie il numero dei ribelli uccisi viene tenuto nascosto, soprattutto dal 'Fronte Nusra e Stato islamico dell'Iraq e del Levante'", legato ad al Qaeda, ha detto a Reuters Rami Abdelrahman, responsabile dell'Osservatorio.