Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

27 March 2012

Una pericolosa arma di distruzione di massa

Sono in auto fuori dalle mie solite zone. Questa parte di Perugia è sempre un po' un punto interrogativo per me. Da un momento all'altro mi posso perdere in traverse che non conosco.
E intanto sono ferma al semaforo rosso.
è caldo: apro un po' il finestrino.
Non molto lontano vedo un giovane ragazzo che lava i vetri alle auto di passaggio. Non ne ho bisogno; il mio parabrezza è abbastanza pulito. Nessuno gli fa pulire il vetro e, in pochi secondi, arriva alla mia macchina.
Gli dico di no.
Non devo essere stata molto convincente perché lui spruzza acqua saponata.
Dal finestrino sfessurato gli dico che non ne ho bisogno, che non gli darò i soldi perchè non gli avevo chiesto questo servizio. Ma lui continua.
Ed io sono lì, ormai nervosissima e frustrata per non essere riuscita a convincerlo della mia non-necessità.
Inizio ad immaginare che, quando comunque mi chiederà i soldi, sarò molto dura e non glieli darò.
Ma poi ipotizzo che potrebbe schizzarmi la saponata negli occhi o prendere a pugni la portiera. Che brutta situazione!
Sono così vulnerabile nella mia auto, al semaforo rosso, in balia di questo ragazzo e del suo detersivo. Sempre più frustrata, preparo 50 centesimi per evitare il peggio.
Intanto lui ha finito e... quasi si allontana. Gli porgo i soldi e mi dice: "Ma avevi detto che non me li davi; che non volevi il lavaggio".
Sono spiazzata. E tutta la minaccia che avevo ipotizzato? il rischio? la violenza?
Gli dico: "Ma alla fine tu hai lavorato per me. Sono tuoi!". E abbasso un altro po' il vetro per darglieli.
Lo guardo veramente per la prima volta: quanto è giovane! Gli sorrido, sperando che voglia scusare il mio pregiudizio.
Semaforo verde. Vado via.

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