Frullato di pensieri della settimana
- Pensiero 1. Non mi piacciono le scatoline. Anzi le odio. Anzi, forse vivo nella lotta costante di non entrarci e, per questo, faccio tanta fatica, perchè so che esse sono dentro di me, instillatemi nel momento del concepimento e so anche che, nelle scatoline, ci sarebbe anche il modo di metterci la mia personalità, il mio modo di essere libera, il mio essere me stessa, facendo sempre fatica. Ma non riesco a conciliare tutto questo. Anche con il fatto che non entrare nella scatolina significa scoprire giorno per giorno che cosa c'è fuori e potrebbe non essere bello o semplicemente non piacermi. E anche questo costa fatica.
- Pensiero 2. Ieri mattina il corriere (nella fattispecie la corriera) mi ha consegnato le copie del libro messicano che ho curato, insieme a due docenti universitari. è stato pubblicato dalla Universidad Nacional Autònoma de México (storzellate l'accento della o, please). Una ondata di soddisfazione mi ha riscaldato ogni cellula! e poi ho immaginato gli occhi di mio padre se gli avessi potuto consegnare una copia. Per questo non sono stata meno soddisfatta o meno contenta, però ho sentito in bocca la nostalgia.
- Pensiero 3. Mi è venuto in mente il percorso che Piero ha fatto nel suo blog e ho capito che egli l'ha chiuso nel momento "fisiologico" in cui... tutto si era compiuto.
Labels: percorsi