El viajero que huye
Italia.
Arrivo all'aereoporto, alla stazione, a Napoli, ad un raduno di cugini quasi sconosciuti, alla mia famiglia, a Perugia, alla mia casa, al lavoro, al freddo, ai ritmi quotidiani, a guidare la macchina, a pagare in euro, a dormire in un letto conosciuto, a discutere con i colleghi, a programmare nuovi mobili, a cucinare, ai blog affezionati
e stasera, per sottolineare questo senso di riavvicinamento e di distanza o forse di straniamento, Volver di Almodovar
Arrivo all'aereoporto, alla stazione, a Napoli, ad un raduno di cugini quasi sconosciuti, alla mia famiglia, a Perugia, alla mia casa, al lavoro, al freddo, ai ritmi quotidiani, a guidare la macchina, a pagare in euro, a dormire in un letto conosciuto, a discutere con i colleghi, a programmare nuovi mobili, a cucinare, ai blog affezionati
e stasera, per sottolineare questo senso di riavvicinamento e di distanza o forse di straniamento, Volver di Almodovar
Labels: es un soplo la vida, veinte años no es nada, Volver