Yucatan

io sono consapevole di essere stata generata da Questa Terra con semplicità con volontà

17 December 2007

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Mentre immaginavo una nuova veste per il post, ho trovato l'elenco delle etichette che ho dato da quando sono passata alla passione Beta.
Sono quasi tutte diverse, assegnate una sola volta, tranne tre che hanno una doppia presenza:
amore
assenza
odore di pane.

So che dovrei trarne qualche deduzione. Solo che ora non ricordo quale. E poi è lunedì mattina, potrebbe non convenire dedurre a quest'ora.

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09 December 2007

I miei ventiquattro

...L'ombra dei loro alberi era parola di molte ombreggiature

E un guizzo lampeggiante per i poveri nel buio,

Ora il mio dire sarà il mio disfare,

Tutte le pietre dipanerò come un gomitolo


Era una volta il colore del dire, Dylan Thomas

In questi giorni il mio blog festeggia due anni!
me lo sono ricordato ormai una settimanella fa e, da allora, sto pensando come festeggiarlo con voi, scriventi e solo leggenti, e che regalo farvi per averlo animato in tutti questi mesi.
Poi, per caso, domenica sera ho comprato un libro di poesie di Dylan Thomas. Sono discretamente dure e senza sconti, ma alcuni suoi versi hanno messo in parole quello che, per lo più, è stato per me questo blog: dire per disfare, per dipanare pietre. Per illuminare il buio e per trovare ombra. Per percorrere una strada e farlo insieme.

Ed ora il regalo che ho pensato e che, dovendo essere immateriale, doveva essere qualcosa di molto mio che volevo condividere con voi. Quindi ho pensato: un ricordo! ma volevo che fosse allegro, da secondo compleanno.
Dunque: quando ero piccola, ovvero quando c'erano ancora i telefoni grigi a disco sui quali non compariva il nome del chiamante, rispondevo a volte alle telefonate di mia zia, la sorella di mia madre, che esordiva dicendo: "Ciao, scimmia".
Ed io, bambina sempre permalosa: "Ma io non sono una scimmia! sono Claudia".
Ovviamente lei rideva di gusto! e riprendeva: "Non una scimmia, una scimmietta"
Ed io concludendo: "Io sono Claudia!.... mamma, a telefono per te".
Non so se lei lo ricorda ancora, ma io ero veramente offesa da quel soprannome. Solo anni dopo ho iniziato a vederci l'affetto dentro.
Ed a relativizzare la mia permalosità.

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